Sora Augusta, che giornèta!

Sora-Augusta

Liberamente ispirata alla commedia brillante “Oscar” di Claude Magnier, che ha avuto ben due trasposizioni cinematografiche: una francese del 1967 (“Io, due figlie, tre valigie”) per la regia di Edouard Molinaro, con Louis de Funès, e una americana più recente, del 1991, per la regia di John Landis, intitolata “Oscar – un fidanzato per due figlie”, interpretata da Sylvester Stallone e Ornella Muti.

PERSONAGGI:
Onofria, Cameriera – Franca Neri
Giorgio Martini, Giovane intraprendente – .Massimo Mazzi
Augusta Baldi, Padrona di casa – Giuliana Del Barna
Cesare Baldi, Figlio di Augusta – Claudio Baroni
Tarcisio Baldi, Marito di Augusta – Giancarlo Baglioni
Filippa,  Cameriera – Michela Milli
Rita, Figlia di Augusta – Moira Bigi
Silvana, Una ragazza con molta fantasia – Marika Pecorai
Ginevrino, Massaggiatore di Augusta – Luciano Bartolini
Ugo, Ex autista – Michele Rossi
Assuntina, Sorella di Onofria – Rita Paci
Autista del dottore Aldo Gasparini – Adelmo Del Siena
Marisa, Aspirante cameriera – Elisabetta Begni

Note dell’autore, Franca Neri:
La commedia è il classico esempio di farsa comica che ha sempre deliziato il pubblico amante del teatro popolare.La trama è caratterizzata da un susseguirsi di colpi di scena che intrecciano la vicenda in modo quasi inestricabile, offrendo alcuni momenti di comicità allo stato puro. La trama originale della commedia è stata completamente riscritta, adattata  e modellata sui componenti della Compagnia Teatro Popolare di Sansepolcro, omettendone alcuni personaggi ed inserendone altri, plasmandone i caratteri e  i dialoghi su quella che era la realtà della nostra  gente in un periodo storico di grande boom economico. La vicenda, ambientata nei primi anni ’70,vede per protagonisti i membri di una famiglia di ricchi industriali, alcuni loro dipendenti e una valigia contenente gioielli preziosi che, per una serie inenarrabile di fraintendimenti, passa da una persona all’altra. Il ritmo sostenuto e i dialoghi velocissimi rendono la vicenda assolutamente spumeggiante. Il dialetto è un rafforzativo che trasforma i protagonisti in veri e propri personaggi  di una Sansepolcro di quaranta anni fa, ma ancora viva nei ricordi e nei modi di fare dei “borghesi” di oggi.

Note di regia, Caterina Casini:
La compagnia si è questa volta cimentata in un divertente revival anni 70 ispirato alla commedia francese” Oscar”, che chiede agli attori elevata sincronia. La caratteristica tutta italiana e borghese (del borgo) della Compagnia di Teatro Popolare sposta il gusto verso la farsa e la beffa, con ben precisa satira rispetto a coloro che troppo vogliono.  E infine duttilità, senso del gruppo e un divertito senso del colore ispirato a quegli anni avranno il compito di intrattenere il nostro pubblico. Buon divertimento!